Pensa a divertirti: diventa volontario!

#bambini, #infanzia, #scuola, #volontariato

Il volontariato? Per noi è tutta una questione di divertimento.

Lo sanno bene Désirée, Jasmine e Beatrice, che con le loro testimonianze ci hanno mostrato come fare il volontario è in primis una soddisfazione per sé: solo se si è felici di ciò che si fa si possono aiutare gli altri.

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Tutoring per gli studenti: l’importanza delle relazioni

Tra le nostre proposte di volontariato c’è quella in cui i volontari, dopo essere stati formati, scelgono di offrire il loro tempo per sostenere gli studenti in difficoltà nello studio. Abbiamo raccolto un paio di esperienze, accomunate dal desiderio di aiutare gli alunni a ritrovare fiducia in se stessi.

Il periodo di tutoring che ho avuto la fortuna di fare quest’anno è stata una svolta personale. Lavorare con i ragazzini delle scuole medie mi ha fatto crescere personalmente e mi ha insegnato molto. Ho potuto conoscere realtà diverse, aiutare ciascuno dei ragazzi a sviluppare abilità scolastiche e anche relazionali. È stata una delle migliori esperienze fatte, e spero di avere l’opportunità di rifarla. È sempre una gioia aiutare e vedere i bei risultati ottenuti.” 

“È stata la mia prima esperienza come tutor ed è stata davvero bellissima. Ho conosciuto dei ragazzi pieni di sogni e di curiosità, ma inondati di insicurezze. Ogni lunedì conquistavamo disciplina e determinazione: le attenzioni di noi tutor regalavano a questi ragazzi il riconoscimento di cui avevano bisogno, e il loro impegno era una sorta di regalo per il nostro supporto. Molti di questi ragazzi sono l’incastro perfetto di culture lontane; il nostro incontro è stato spesso uno scambio di conoscenze, una condivisione del sapere, quindi questa esperienza è stata una ricchezza per entrambe le parti.” 

 

 

Il volontariato si tinge di verde

Un’altra esperienza che possono fare i nostri volontari rientra nel progetto di educazione allo sviluppo sostenibile. Si tratta di incontri con classi di studenti per affrontare, tramite il gioco PiantaLà, il tema della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di contribuire alla consapevolezza di bambini e ragazzi sull’importanza della sostenibilità ambientale.

Ecco una testimonianza di chi ha vissuto questa esperienza in prima persona.

“Sono stata molto felice di aver preso parte a questa attività. Mi ha colpito l’entusiasmo dei bambini durante il gioco, ma soprattutto la loro tipica non-timidezza, che è proprio una bella energia da vedere. Per quanto riguarda i contenuti trattati nel gioco, li ho trovati molto educativi, penso che possano aver stimolato la curiosità dei bimbi e ad averli quindi avvicinati al tema della sostenibilità ambientale. Ho apprezzato molto questo tema in quanto penso che sia ad oggi imprescindibile sensibilizzare fin da subito i più piccoli: credo che questo possa davvero cambiare il futuro. Sì, questa attività mi ha fatto sempre iniziare la giornata con il piede giusto; mentre tornavo a casa in macchina subito dopo l’attività mi dicevo: ho fatto proprio bene ad andare.

 

 


 

Vorresti conoscere le altre opportunità con cui puoi diventare volontario per i bambini? 

Ti diamo appuntamento a martedì 14 giugno con Volontariando, il nostro corso di formazione gratuito dedicato a chi è interessato al mondo del volontariato e a chi si vuole avvicinare alla nostra Fondazione.

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Non può esserci matrimonio senza cuore, senza amore, senza emozioni; ma come rendere il cuore il protagonista delle proprie nozze?

Il cuore sta nei dettagli, nelle attenzioni e negli sguardi, ed è proprio con il cuore che ci si sposa.

 

 

Dunque, per organizzare un matrimonio di cuore si deve fare attenzione ai particolari: scrivere inviti personalizzati per le persone più vicine alla coppia, optare per segnaposti scritti a mano e, ovviamente, scegliere delle bomboniere che rappresentino l’Amore nella maniera migliore.

“Le bomboniere sono sempre atti d’amore. Cadeaux personalizzati per sorprendere, stupire e innescare il ricordo”. Così definisce le bomboniere Zankyou, il portale per organizzare il matrimonio, che mette a disposizione degli sposi moltissimi servizi come partecipazioni di nozze, oggetti di decorazioni, una Directory con i migliori fornitori del mercato e un Magazine con tanti consigli ed ispirazioni.

E, sottolinea, le bomboniere possono caricarsi anche di valori e amore che sconfina la conoscenza diretta, per diventare un principio assoluto. Un principio di aiuto e sostegno che guarda al futuro, lo stesso principio che da oltre 20 anni ci guida nel supportare bambini poveri, malati e svantaggiati in tutto il mondo.

 

 

Per questo abbiamo creato le bomboniere solidali: così che le vostre nozze si trasformino in un evento unico, in cui l’Amore si fa universale e coinvolga anche gli invitati in un atto che celebra il cuore e dona un futuro migliore a tanti bambini in difficoltà.

Perché il vostro sia davvero un matrimonio di cuore.

 

 

Zankyou, parlando delle nostre bomboniere solidali, ci ricorda che “gli invitati torneranno a casa con un gradito ricordo e a loro volta potranno decidere di optare per queste speciali bomboniere per i loro grandi eventi. Un atto di amore verso il prossimo, ma anche una scelta estetica ben definita.”

Nel selezionare le nostre bomboniere, infatti, un’attenzione particolare è stata dedicata allo stile e ai materiali, così che fare una scelta etica non tolga nulla all’eleganza e alla classe che si desidera per le proprie nozze.

 

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Il piccolo Dario* è tetraplegico: ai disturbi motori sono associati disturbi visivi. È sempre seduto su una speciale sedia a rotelle o su un’altra per farlo giocare per terra. A 18 mesi arriva al nido sostenuto a Napoli da Mission Bambini e inizia un percorso di crescita e inclusione che diventa un’opportunità per tutti.

“Quando arriva da noi – ci racconta Annarita, Responsabile del Centro per l’infanzia – Dario è come un piccolo bambolotto, praticamente inerme. Ha 18 mesi, ma ne dimostra molti di meno, per aspetto fisico e per tutto il resto. I genitori comprensibilmente avevano grossi timori a lasciarlo, nonostante la consapevolezza di quanto potesse essere importante per lui frequentare il Centro.”

Con il passare dei mesi, Dario al nido viene gradualmente coinvolto nei giochi e nelle attività degli altri bambini, rispettando i suoi tempi e le sue esigenze.

“Al nido Dario ha iniziato un percorso con una psicomotricista – continua Annarita. È un lavoro che si integra con quello che svolge durante le sue normali terapie, ma l’obiettivo è diverso: favorire lo sviluppo delle sue competenze in ambito relazionale. Attraverso diverse tappe personalizzate, infatti, imparerà a mettere in atto strategie comunicative che gli permetteranno di interagire con gli altri bambini. Sarà per tutti, per Dario come per tutti gli altri, una fondamentale palestra relazionale in cui sperimentarsi e scoprire nuovi modi di stare insieme.”

 

Opportunità di crescita e inclusione, per tutti i bambini

Con l’ingresso al nido Dario ha iniziato un percorso di inclusione intesa come opportunità per chi si trova nella situazione di disagio, come per chi non lo è, perché impara a non temere la diversità. Apriamo le porte del nido a tutti i bambini, anche ad esempio ai molti bambini di famiglie in difficoltà, che non possono sostenere il costo della retta. Contrastiamo la povertà educativa nel nostro Paese: regaleremo a tanti altri bambini, come a Dario, un presente e un futuro diversi!

 

* è stato utilizzato un nome di fantasia per garantire la privacy del bambino.

Il racconto di Suor Daniela: dalla difficoltà può nascere una nuova forma di vicinanza, per aiutare davvero

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La realtà degli ultimi mesi, caratterizzati dalla gestione dell’emergenza Covid-19, ha toccato da vicino tutti noi: le nostre abitudini sono cambiate, abbiamo dovuto adattarci a una nuova quotidianità. Così ha dovuto fare anche Suor Daniela, da tre anni volontaria dell’Associazione Talità Kum di Librino: con noi condivide le sue riflessioni su che cosa significhi stare vicino alle famiglie più in difficoltà in un contesto trasformato dalla pandemia.

 

Essere volontari in tempo di pandemia: una rivoluzione per restare vicini ai bambini e alle loro famiglie

“Nell’ordinario mi occupo dei bimbi del nido 0-3 anni e delle loro famiglie”, ci racconta Suor Daniela. “Una mia giornata tipo si svolge così: alle 7.30 esco di casa per andare in sede e preparare ambiente e materiali per i bimbi, perché prendersi cura di qualcuno comincia dall’accoglierlo in uno spazio bello. Alle 8.00 arrivano i primi bambini e per le 9.30 siamo al completo! Possiamo allora cominciare le nostre attività: giochi, storie, musica, attività motoria, laboratori creativi, merenda, cambi, gioco libero… tutto fino alle 14.00 e poi tutti a casa, per godersi mamma e papà!”

 

 

Tutto questo fino al 5 marzo 2020, quando la routine quotidiana, sia dei grandi che dei più piccoli, è completamente cambiata. “Dall’oggi al domani niente è stato più come prima” – riflette Suor Daniela, che si è subito chiesta: “che cosa possiamo fare per essere vicini ai nostri bimbi e alle loro famiglie? Mente e cuore si sono messi in movimento: abbiamo preso contatto telefonico con tutte le famiglie, per far sentire loro la nostra vicinanza e accogliere da loro bisogni e fatiche di questo momento. Ci siamo resi subito conto che i bisogni primari sono i primi da soddisfare.”

Come far fronte dunque a queste necessità? Rivoluzionando la propria quotidianità per i bambini più fragili e per le loro famiglie.

“Alle 7.30 esco di casa, destinazione: supermercato! Arrivo e mi trovo davanti una lunga fila di persone che aspettano, a debita distanza le une dalle altre. Prendo un carrello e anch’io mi metto in fila: nell’attesa, osservo le persone, penso a come le nostre abitudini siano state stravolte e faccio scorrere nella mente le immagini delle famiglie per cui mi accingo a fare la spesa. Finalmente arriva il mio turno e nel frattempo sono passate quasi due ore.”

 

La ricerca di una nuova normalità: attenzione, cura, prossimità

Dalle parole di Suor Daniela emergono l’attenzione e la cura affinché ciascuno, pur nelle avversità, abbia un solido punto di riferimento e non si senta lasciato solo nella ricerca di una nuova normalità: “inizio a fare la spesa come se fosse mia, perché in questo momento mi faccio carico di queste famiglie con la stessa cura che ho per me o forse anche di più.”

“Il carrello si riempie in fretta di prodotti per l’igiene come pannolini, salviettine e creme, ma anche di prodotti alimentari quali omogeneizzati, latte e biscotti, e vado quindi a recuperarne un secondo”, prosegue Suor Daniela. “Questa situazione d’emergenza ha secondo me accresciuto la sensibilità della gente, lo percepisco anche nella disponibilità dei commessi del supermercato nei miei riguardi. Mi accorgo degli sguardi stupiti degli altri clienti, che osservano il mio carrello stracolmo e forse pensano: quante bocche da sfamare! La mia lunga lista è finita, pago e carico tutto in auto.”

Una volta a casa, Suor Daniela prepara le borse da distribuire alle famiglie, le contatta e fissa con loro un appuntamento davanti all’asilo. “Ogni incontro per consegnare la spesa è particolare, un’emozione grande: incontrare queste persone, provate da questo difficile momento economico, ridotte a chiedere aiuto per poter dare da mangiare ai propri figli, gli occhi lucidi e stupiti davanti alle borse della spesa, gli infiniti grazie… sono immagini impresse nel mio cuore ed è difficile trovare parole che esprimano in profondità l’emozione di quei momenti. Confesso che in alcune occasioni, venendo via, non sono riuscita a trattenere le lacrime”, ci racconta commossa.

 

 

Per noi, e dico noi perché in questo servizio io sono stata lo strumento concreto, ma col cuore c’erano tutti gli operatori dell’associazione, non è semplicemente donare la spesa: è farci carico in pienezza di queste famiglie attraverso la nostra prossimità.

Forse non torneremo a breve alle nostre quotidiane abitudini, ma, come afferma in conclusione Suor Daniela, “la nostra carità creativa ci fa sperimentare nuove forme di vicinanza, fa nascere relazioni nuove e ci dà la possibilità di fare di questa difficoltà un’opportunità per aiutare davvero.

E anche tu, insieme a noi, puoi dare una mano a tante famiglie in difficoltà in questo momento di emergenza, per restare davvero #viciniaibambini.