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Trekking solidale: un’occasione per ritrovarsi e ripartire, insieme
Domenica 24 ottobre, nelle colline appena fuori Bologna, si è tenuta una passeggiata solidale organizzata da alcuni nostri volontari. Tra loro, Roberta ha trovato le parole per raccontare ciò che tutto il gruppo ha provato e condiviso.
I nostri volontari: una famiglia che cammina, insieme, verso un obiettivo comune
“Ci siamo, finalmente è arrivato il momento di preparare lo zaino per la nostra passeggiata solidale a sostegno del progetto Illuminiamo la scuola. I giorni che hanno preceduto questo momento sono arrivati nel silenzio, il silenzio delle aspettative, di nuove e ritrovate emozioni. Ma anche di paura, paura che un’ennesima speranza venisse sospesa da un qualsiasi evento fuori controllo, a cui siamo stati fin troppo abituati in questi ultimi mesi.”
Invece no, il giorno è arrivato e ha accolto i nostri volontari sotto un cielo e un sole meravigliosi.
“La prima iniziativa dopo tanto tempo, quanto tempo… Arrivo al ritrovo, alzo gli occhi, poi mi guardo intorno e ho come l’impressione che siamo di nuovo tutti qui per ripartire, insieme, da dove eravamo rimasti due anni fa. È un quadro perfetto, in cui ogni persona è al posto giusto. Il cielo diventa una tela, la natura è una tavolozza incredibile di colori e noi siamo pittori improvvisati di questo nuovo corso, di questa giornata che in me ha il sapore della rinascita.
Rivedo Marina, che assieme alla sua macchina gialla piena di opuscoli e volantini si conferma la mia spalla, dispensatrice di buone maniere, di suggerimenti sempre giusti e spirito organizzativo perfetto. C’è l’entusiasmo di Grazia e la sua energia, calmierata dalla pacatezza di Emilio, poeta, narratore e guida in questa giornata perfetta. Ritrovo Francesca, finalmente mano nella mano al suo Roberto, uniti sempre di più e sorridenti dopo tanti tormenti. C’è Francesca – è venuta con Marco – la mamma che vorrei essere, la donna determinata che conosco, con cui confrontarsi è sempre costruttivo e illuminante. C’è Emilio, che vedo sorridere e mi chiedo se abbia trovato la strada per essere felice nel suo nuovo appartamento, nella sua nuova o vecchia vita. C’è Stefano, che un passo dopo l’altro arriva dove vuole e riesce sempre a dar letture positive ad ogni circostanza, e che sento sempre accanto in ogni mia difficoltà.
Poi ci sono loro, gli amici, gli sconosciuti, i bambini, le persone che in una domenica di autunno hanno deciso di accompagnarci in questa giornata che io sento essere una rinascita dal valore inestimabile, un po’ per tutti.”
Ritrovarsi e ripartire: è questo che ha fatto il nostro gruppo, salita dopo salita, sdraiati sul prato della Chiesa arrivati in vetta, sotto il grande cedro dell’Himalaya, in discesa tra le vigne, nel rosso e nel giallo delle foglie di questo autunno.
“Siamo ripartiti, siamo tornati, e io sento nuova linfa scorrere nel mio sangue, aria fresca sulla faccia e la forza che mi dà affrontare un passo dopo l’altro accanto ai miei amici volontari, presenti e non, e a chi crede nel grande potere del volontariato, della solidarietà, e a chi dedica il proprio tempo per restare vicino ai bambini e illuminare il loro futuro.”
Il diciottesimo di Chiara: una tappa importante, dedicata a chi è meno fortunato
In occasione del suo diciottesimo compleanno, Chiara Gentile ha voluto festeggiare con una raccolta fondi solidale: per dare a questo momento “un senso più grande” e salvare la vita di un bambino cardiopatico.
Una tappa importante, a cui dare un “senso più grande”
Lo scorso 30 luglio Chiara ha compiuto diciotto anni: “Dicono che il diciottesimo compleanno sia una tappa importante, ma io non ho mai amato organizzare grandi feste.”
Eppure, nei mesi che precedono il suo compleanno, qualcosa comincia a cambiare. “Ho avvertito una nuova esigenza: la diffusione del Covid-19 e soprattutto la grande paura, le difficoltà e le restrizioni imposte a causa del virus, mi hanno fatto riflettere sull’importanza di aiutare chi è meno fortunato.”
Per questo motivo Chiara decide di dare alla sua festa un obiettivo, un “senso più grande”, sostenendo con una raccolta fondi solidale il nostro progetto Cuore di Bimbi, che garantisce le cure necessarie ai bambini cardiopatici dei Paesi più poveri del mondo.
L’amicizia che dona una speranza di vita e muove la solidarietà
“Sono molto contenta – ci racconta Chiara – perché i miei amici hanno apprezzato il mio gesto e hanno contribuito a offrire una speranza di vita ai bambini malati di cuore. Spero davvero che questo mio contributo possa, per quanto piccolo, aiutare un bambino e spronare molte altre persone a farsi travolgere dal meraviglioso mondo della solidarietà.”
Se anche tu vuoi entrare nel mondo della solidarietà, puoi scegliere di festeggiare il tuo compleanno aiutando un bimbo in difficoltà:
- con un regalo solidale da condividere con amici e persone a cui tieni;
- con una tua raccolta fondi su Facebook oppure sulla nostra piattaforma di crowdfunding attivati.missionbambini.org
Il compleanno di Rosella: non c’è regalo più bello di salvare insieme un bambino
In occasione del suo ultimo compleanno, Rosella Hoffer Pagani, nostra storica volontaria di sede, ha voluto festeggiare realizzando un desiderio: salvare la vita di un bambino cardiopatico.
Un passaparola in famiglia, per realizzare un sogno
“Lo scorso 10 febbraio – racconta Rosella – ho compiuto 75 anni, tre quarti di secolo. Un bel traguardo. Da festeggiare con la realizzazione di un desiderio, di un sogno. Mission Bambini, che ho visto nascere 20 anni fa, mi ha dato l’idea: salvare la vita di un bambino cardiopatico.”
Con l’approssimarsi della data del suo compleanno, Rosella comincia a comunicare la sua intenzione in famiglia. “Io e mio marito abbiamo figli e nipoti, siamo 12 in tutto. E in famiglia abbiamo l’abitudine di chiederci cosa desideriamo, in occasione del compleanno. La prima persona con cui ho condiviso l’idea è stata mia nipote più grande, mentre l’accompagnavo in auto a un appuntamento. Rimase entusiasta, così ne parlai anche con mio marito e iniziò il passaparola.”
Il regalo di compleanno è un cuore che batte forte
È così che marito, figli, nipoti e anche un’amica si uniscono nella realizzazione del desiderio di Rosella, facendolo proprio.
“Nessun regalo, per quanto bello e prezioso, avrebbe potuto rendermi altrettanto felice – confida Rosella. Ora so che, da qualche parte nel mondo, un bambino potrà vivere. Affinché ciò avvenga, la mia donazione non basta: ci vorrà l’opera di un cardiochirurgo e della sua equipe. Recentemente in Fondazione ho conosciuto tanti medici volontari del programma Cuore di Bimbi: sono persone appassionate e generose, provenienti da tante città italiane, ma anche dall’estero. Uno di loro prossimamente salverà il “mio” bambino.”
La raccolta fondi su Facebook: la possibilità di fare del bene
Per Rosella la nostra Fondazione “permette di realizzare i sogni di tante persone come me, desiderose di fare del bene per gli altri.”
Se anche tu sei come lei, puoi festeggiare il tuo compleanno aiutando un bimbo in difficoltà. Scopri come avviare la tua raccolta fondi su Facebook: https://www.facebook.com/fund/missionbambini/